Nel precedente volume si sono ripercorse le vicende storiche del falso documentale. Affrontate ora brevemente le questioni della natura, dell’oggetto e del regime della sentenza di falso, si esamina qui il regime specifico della scrittura privata, dall’efficacia probatoria sino al giudizio di verificazione. L’indagine si rende opportuna non solo e non tanto per chiarire il diverso ambito di operatività della querela di falso e del giudizio di verificazione, quanto piuttosto per definire meglio le specifiche funzioni ed i rapporti che intercorrono tra i due istituti. Dopo tale approfondimento, la ricerca mira a individuare la corretta definizione di atto pubblico e, di conseguenza, dei limiti oggettivi dell’impugnazione di falso. Obiettivo primario è quello di stabilire se anche le mere scritture private (quelle cioè che non state riconosciute, autenticate, né verificate) siano legittimamente impugnabili con l’azione civile di falso di cui agli artt. 221 ss. c.p.c. Una volta compiuta la disamina di tali questioni preliminari, l’indagine si incentra sull’azione civile di falso, sulle particolarità del procedimento (dalle formalità della fase introduttiva fino agli effetti della sentenza), sul rapporto dell’eccezione con i procedimenti speciali ed, infine, sulla impossibilità per i giudici speciali di occuparsi delle questioni pregiudiziali di falso. La parte finale della ricerca è quindi dedicata all’esame dell’efficacia probatoria e del regime impugnatorio di alcuni documenti che, sebbene rientrino tra le scritture private – e siano pertanto assoggettati al regime del disconoscimento e del successivo giudizio di verificazione – sono spesso qualificate come scritture private «rafforzate» e perciò trattate in maniera differente non senza inconvenienti.
La querela civile di falso. Profili teorici ed attuativi. II / Farina, Pasqualina. - STAMPA. - II:(2018), pp. 1-316.
La querela civile di falso. Profili teorici ed attuativi. II.
Pasqualina Farina
2018
Abstract
Nel precedente volume si sono ripercorse le vicende storiche del falso documentale. Affrontate ora brevemente le questioni della natura, dell’oggetto e del regime della sentenza di falso, si esamina qui il regime specifico della scrittura privata, dall’efficacia probatoria sino al giudizio di verificazione. L’indagine si rende opportuna non solo e non tanto per chiarire il diverso ambito di operatività della querela di falso e del giudizio di verificazione, quanto piuttosto per definire meglio le specifiche funzioni ed i rapporti che intercorrono tra i due istituti. Dopo tale approfondimento, la ricerca mira a individuare la corretta definizione di atto pubblico e, di conseguenza, dei limiti oggettivi dell’impugnazione di falso. Obiettivo primario è quello di stabilire se anche le mere scritture private (quelle cioè che non state riconosciute, autenticate, né verificate) siano legittimamente impugnabili con l’azione civile di falso di cui agli artt. 221 ss. c.p.c. Una volta compiuta la disamina di tali questioni preliminari, l’indagine si incentra sull’azione civile di falso, sulle particolarità del procedimento (dalle formalità della fase introduttiva fino agli effetti della sentenza), sul rapporto dell’eccezione con i procedimenti speciali ed, infine, sulla impossibilità per i giudici speciali di occuparsi delle questioni pregiudiziali di falso. La parte finale della ricerca è quindi dedicata all’esame dell’efficacia probatoria e del regime impugnatorio di alcuni documenti che, sebbene rientrino tra le scritture private – e siano pertanto assoggettati al regime del disconoscimento e del successivo giudizio di verificazione – sono spesso qualificate come scritture private «rafforzate» e perciò trattate in maniera differente non senza inconvenienti.File | Dimensione | Formato | |
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